L'eco della morte: Missione

Serafo & Sarah

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    Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini

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    aZo9vO3Serafo, Angelo dello Spirito
    L'eco della morte: Missione


    Lo spirito, avventato e saturo, cresceva nell'indole e nella consapevolezza. Ciononostante ogni singolo giorno in quel mondo era capace di regalare una nuova visione delle cose. Un innovativo modo di vedere, ascoltare e percepire fatti ed atti. Era come sopravvivere ad un tempesta e ritrovarsi nella calma più assoluta, un semplice paesaggio potrebbe sembrare bellissimo quando si esce dalla devastazione di un tornado.
    L'angelo dello Spirito aveva ascoltato bene le parole del fratello. Durante la loro permanenza in quella sala, con cavalieri d'alto rango che altro non facevano che misurarsi tra loro ben poco capendo di quanto gli dèi volessero loro trasferire; Serafo aveva compreso l'intento ed il significato nascosto a quelle parole.
    Così si chiuse all'interno del proprio palazzo, tornando per l'appunto nel mondo ultraterreno, ove più vicino udiva il richiamo dei padri. Ivi era solo con lo spirito, trascendente il corpo degli comuni mortali che non vi potevano aver accesso. Questo perché non poteva distaccarsi totalmente dal mondo degli uomini, ma la sua coscienza enormemente e frettolosamente arginava ogni dubbio possibile. In quella meditazione parlò a se stesso:

    -Ampie vette sperano di raggiungere i figli del Caos, amato me. Essi non credono che nella forza, e non sanno che l'amore è più di tutte un vettore poderoso. I mortali possono essere potenti, dunque in questa missione accorgitene e che ti sia di lezione. Uno sguardo al futuro può influenzare i pianeti stessi nel loro moto. Se te lo comandano i padri, altro non puoi fare che tentare fino allo stremo di invertirne il moto-.
    Il corpo tese i muscoli all'inverosimile.

    Erano passati diversi giorni da quando aveva appreso quelle incredibili e sconcertanti rivelazioni. Dunque si era zittito e, in un primo momento, rifugiatosi in Asgard laddove un'alta e fredda montagna si stagliava vicina alle nuvole. Al freddo, nell'antro di una grotta, si era fermato a meditare. Serafo aveva incrociato le gambe, busto dritto e mani sulle ginocchia. Gli occhi erano aperti ma lo sguardo era assente e vuoto. Per sette giorni il suo spirito era rimasto nel proprio palazzo, innanzi al mappamondo divino a scrutare il mondo degli uomini. Cercò, e cercò ancora finché non trovò ciò per cui pensava di essere tornato alla vita: una zona d'ombra nel pieno dell'oceano. Ecco cosa volevano che non vedesse. La osservò per giorni, prima che la sua missione potesse iniziare.

    «E' tempo dunque». Gli occhi si animarono quando il suo spirito si ricongiunse alle membra. «Che l'oscurità ceda il passo».

    L'angelo dello spirito volò nella zona d'ombra: ci mise giorni a raggiungerla e vi trovò un'isola. Come aveva capito vi era qualcosa che cercava e stette ancora in volo prima di scendere facendovi diversi giri con le ali cosmiche spianate. Cercava una donna e sua figlia.

    Note

    Status Fisico:Illeso
    Status Mentale: Illeso
    Status Cloth: Intatta (Indossata)
    Sheda: Serafo, Angelo dello Spirito

    Tecniche Usate:

    Abilità Usate:

    1 - Fabbro Divino [Passiva]: Il cavaliere in possesso di tale abilità sarà il custode dei misteri della creazione e della riparazione delle sacre armature, riuscendo a riconoscerne la storia, scorgerne le più piccole crepe e di riuscire a ripararle grazie al sangue di un cavaliere che deciderà di donare parte della sua linfa vitale all'armatura. Tale conoscenza in battaglia donerà anche un piccolo vantaggio, infatti il depositario di tale abilità riuscirà a riconoscere qualsiasi armatura si ritrovi di fronte, nemica o non, e scorgere punti deboli o parti più deboli per sfruttare a proprio vantaggio cercando di danneggiarla con attacchi ben mirati.

    2 - Controllo del Cristallo [Attiva]: Versatile quanto temibile abilità. Il cavaliere grazie al suo cosmo riuscirà a cristallizzare o generare una sostanza dall'aspetto simile al vetro ma estremamente più resistente. La sua utilità è estremamente variegata sia in battaglia che per qualsiasi altro compito che va dal creare costruiti inanimati, ad armi bianche, a spuntoni da poter scagliare, scudi o barriere ad enormi forme geometriche da far esplodere per poi dirigere una pioggia di acuminate schegge verso l'avversario. Peculiarità che accompagna tale materiale oltre alla sua grande resistenza e durezza e la sua capacità nel riuscire ad accumulare ed concentrare il cosmo del suo possessore per rilasciarla sotto forma di energia distruttiva.


    3 -[Abilità di casta ] Volo [Attiva]:L'atto pratico che mostra come il cosmo sia in grado di rompere il vincolo delle leggi fisiche, ad essere elusa è la basilare ma importante legge della gravità, infatti il cavaliere riuscirà a levitare rimanendo sospeso nell'aria senza aiuto di alcuna armatura o ali riuscendo poi con l'esercizio a spostarsi nel vuoto con esso. All'atto pratico in una scena free di gioco l'utente che possiede tale abilità potrà muoversi liberamente nei cieli, mentre in una scena di gioco oppure in un duello questa abilità si tradurrà nella possibilità di compiere piccole planate nel campo di battaglia o levitare dal terreno ad una distanza massima del campo d'azione delle tecniche avversarie.




    Edited by Hatrax - 17/9/2019, 09:33
     
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    parlato pensato altrui





    Aria secca, solforosa e nauseante. Vegetazione inesistente, se non per un campo di fiori. Ecco il luogo ove stavo sdraiata. Riflettevo su determinate vicissitudini. L'incontro con l'angelo del fuoco. Lo scontro contro un marines e altre cose simili. Dedussi che il frutto di quella notte ormai non era più segreto. Dovevo intentarmi qualcosa, per avere almeno una minima parte di tranquillità in questa vita di rotture di palle cosmiche. Il potere delle stelle era una gran cosa; l'ideale di libertà contro la divina tirannia lo era. La piccola Vita poteva essere usata anche come arma in questa guerra tra mortali e numi. Un conflitto ove l'uomo stesso è sempre stato alla ricerca di un modo per spezzare le catene della tirannia divina; almeno questo era il mio pensiero. Sarei stata causa scatenante di un inizio di un nuovo ordine mondiale? Oppure tutto si sarebbe sciolto come neve al sole d'Agosto? Solo il tempo potrà dirlo.
    Il tempo, l'unica cosa che noi mortali non possediamo e le divinità sì. Noi effimeri, tentiamo di vivere i nostri unici istanti al massimo; loro eterni parevano annoiarsi e per sconfiggere quella noia si dichiaravano guerra tra loro. Le divinità erano una minaccia per l'uomo, non vi era dubbio e tutte loro: Zeus, Athena, Ares, Afrodite; Poseidone, Hades e chi per loro rappresentavano una minaccia per il genere umano.
    Risi freddamente mentre stavo sdraiata sul prato e contemplavo questi discorsi di massime di vita; quando notai una strana presenza. Qualcosa di diverso, un cosmo strano, familiare a qualcosa già sentito in passato. Iniziai a guardarmi attorno, non vedevo nessuno, volti lo sguardo dei miei bellissimi occhi azzurri verso l'alto...
    Espansi il mio cosmo d'ebano, giusto per attirare l'attenzione di quel piccione troppo cresciuto.












    Recap





    SCHEDA Link

    energia Rossa

    Black Coppa Non indossata

    LvL. Cloth IV

    Fisico perfetto

    Mente pensierosa





     
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    S'accingevano a passar le stagioni e con esse erano cambiati anche i venti. La corruzione che spirava dalle malefiche dimensioni aveva investito quel mondo come non mai, ed era interesse degli dèi salvaguardarlo.
    Così che l'angelo, che dello spirito ma anche dell'amore era un vanto per i suoi creatori et probabilmente il più antico e saggio, si prese l'onere di portar a termine una missione.
    Quando così, dall'Isola della Regina Nera, s'alzo un cosmo egli immediatamente lo individuò. Con le ali cosmiche tese planò vorticosamente sull'arido r roccioso terreno ove nulla poteva crescere. Trattasi infatti di isola vulcanica e pur abbastanza recente, forse creata appositamente per contenere e far da gabbia ad un potere immenso che attraversava le epoche
    Cadde sul ginocchio poggiando le mani a terra e s'alzo quando le ali di dissolsero. A quel punto un volto beato, determinato con occhi vacui osservò la figura che aveva davanti. Cos'era? Una madre, o un cavaliere nero? Fatto stava che della bambina non v'era traccia, eppure l'aveva udita. Così dopo aver guardato la donna, per la verità assai attraente, rivolse l'antico sguardo intorno a sé senza nulla scorgere se non rocce.
    -Forse non è lei ciò che cerco-.

    «Salute a te».
    Disse parlando con una voce melodiosa. Era come se in lui convivessero più persone differenti che parlassero tutte nello stesso momento. Sicché le parole fuoriuscivano dalla bocca ma era come se a parlare fosse la sua stessa anima. Quei verbi avevano come il potere di calmare e far acquisire lucidità, di far innamorare ed odiare.
    «Sono Serafo, sono venuto a cercare una bambina. Non dovrebbero essercene molte in giro, per caso l'hai vista?» Un sorriso mellifluo si dipinse sul volto dell'Angelo. La sua corazza scintillava nonostante la carenza di luce.


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    Tecniche Usate:

    Abilità Usate:

    1 - Fabbro Divino [Passiva]: Il cavaliere in possesso di tale abilità sarà il custode dei misteri della creazione e della riparazione delle sacre armature, riuscendo a riconoscerne la storia, scorgerne le più piccole crepe e di riuscire a ripararle grazie al sangue di un cavaliere che deciderà di donare parte della sua linfa vitale all'armatura. Tale conoscenza in battaglia donerà anche un piccolo vantaggio, infatti il depositario di tale abilità riuscirà a riconoscere qualsiasi armatura si ritrovi di fronte, nemica o non, e scorgere punti deboli o parti più deboli per sfruttare a proprio vantaggio cercando di danneggiarla con attacchi ben mirati.

    2 - Controllo del Cristallo [Attiva]: Versatile quanto temibile abilità. Il cavaliere grazie al suo cosmo riuscirà a cristallizzare o generare una sostanza dall'aspetto simile al vetro ma estremamente più resistente. La sua utilità è estremamente variegata sia in battaglia che per qualsiasi altro compito che va dal creare costruiti inanimati, ad armi bianche, a spuntoni da poter scagliare, scudi o barriere ad enormi forme geometriche da far esplodere per poi dirigere una pioggia di acuminate schegge verso l'avversario. Peculiarità che accompagna tale materiale oltre alla sua grande resistenza e durezza e la sua capacità nel riuscire ad accumulare ed concentrare il cosmo del suo possessore per rilasciarla sotto forma di energia distruttiva.


    3 -[Abilità di casta ] Volo [Attiva]:L'atto pratico che mostra come il cosmo sia in grado di rompere il vincolo delle leggi fisiche, ad essere elusa è la basilare ma importante legge della gravità, infatti il cavaliere riuscirà a levitare rimanendo sospeso nell'aria senza aiuto di alcuna armatura o ali riuscendo poi con l'esercizio a spostarsi nel vuoto con esso. All'atto pratico in una scena free di gioco l'utente che possiede tale abilità potrà muoversi liberamente nei cieli, mentre in una scena di gioco oppure in un duello questa abilità si tradurrà nella possibilità di compiere piccole planate nel campo di battaglia o levitare dal terreno ad una distanza massima del campo d'azione delle tecniche avversarie.


     
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    L'eco della morte: Missione II


    prova - narrato - altrui



    neanche l'isola era un posto tranquillo, cosa potevo pretendere? Cosa desideravo ? Neanche io lo sapevo bene, però ero sicura di una sola cosa: Volevo della tranquillità, un fottuto giorno di pace, senza rotture di imeni cosmici. Però, esiste sempre un ma/però della situazione non era quello il mio caso. Ero tornata sull'isola per prendere mia figlia e portarla alla nonna e a visitare il mondo; prima di riprenderla avevo deciso di fare una breve sosta e tac. Un pennuto troppo cresciuto dalla matrice cosmica simile a quel idiota vestito in nero che distrusse la stanza a Vegas. Espansi il cosmo corvino per attirare al sua situazione. Lui scese con strana educazione si presentò e palesò subito i suoi intenti.
    Strano il destino, cercava me e mia figlia, per quale motivo non lo potevo sapere, dovevo indagare. Spensi il cosmo e mi passai la mancina tra la chioma rossa sangue e lo guardavo con occhi glaciali, quasi assenti. Lo studiavo, osservavo tutti i suoi movimenti, la corazza scintillante e il suo sorriso.
    Dovevo però anche rimproverarlo di non essersi inchinato davanti alla mortale più bella del pianeta che rivaleggiava con le dee.

    Salve a te, servo olimpico, non sei il primo che incontro. Io sono Sarah Beverly... Dovresti inchinarti davanti a una signora, che gli Olimpi peccano di educazione come i loro padroni?

    Dissi con tono sarcastico, pronunciando il mio nome e scossi nuovamente la chioma con la mancina, sfoderando un sorriso freddo, quasi asettico.

    Chi è il signore che ti manda? Il puttaniere di Zeus o qualche figlio codardo? Perché sono proprio io quella che cerchi.

    Conclusi infine, richiamando la nera armatura della coppa e mettendomi in posizione, non si sapeva mai cosa potevano combinare questi piccioni maledetti.








    recap


    SCHEDA: link
    ENERGIA: rossa
    CLOTH: Indossata [IV+I]
    FISICO:
    MENTE: incazzata

    ABILITA USATE
    Alchimia Oscura ─ Come erede degli antichi alchimisti di Mur il cavaliere nero ha una capacità unica, ossia quella di riuscir a vedere o percepire la minima crepa o ammaccatura, potendo godere della capacità unica di riuscire ad individuare i punti deboli di un'armatura, potendo dunque generare il maggior danno. Inoltre essi riceveranno un Power-up della propria cloth gratuito, in modo da compensare la resistenza normalmente inferiore dell'armatura, utilizzabile una volta per ogni armatura posseduta, ovviamente saranno escluse la Black Gold o armature oscure di Grado pari o superiore a Liv. VII. [Abilità casta]
    TECNICHE USATE

    Riassunto

    chiamo l'armatura ne più ne meno.
     
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