Research

Free Role

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Figlia della Terra

    Group
    SPECTERS
    Posts
    6,308
    Location
    Dal grembo della Madre Terra

    Status
    Offline

    » Research ●
    Parte I




    narrato x parlato x pensato x parlato altrui




    D
    opo essere partita per quel viaggio, un viaggio dettato dal bisogno di comprendere cosa stesse succedendo nella sua testa, aveva viaggiato in luogo e in largo per la Germania, seguendo il suo istinto ancora sopito, fino a giungere nella Foresta Nera. La fantomatica Foresta Nera, uno degli ultimi baluardi dell’antica foresta che prima ricopriva buona parte dell’Europa; sentiva che lì avrebbe trovato delle risposte alle domande che l’assillavano. Incamminarsi per quelle strade sterrate e oscure, non la spaventò anzi, le sembrava di essere a casa, come se in quel luogo vi avesse vissuto per buona parte della sua vita, anche se non vi aveva mai messo piede.
    Si portò una mano alla tempia che iniziava a dolerle leggermente, ma continuò ad avanzare per quegli inquietanti sentieri nebbiosi; non sapeva come e quanto avesse camminato, ma si ritrovò davanti ad un castello antico, ma ben tenuto il quale, sembrava ancora abitato. Ricorda vagamente che suo padre le aveva raccontato una storia o, forse, era un aneddoto storico? Non ricordava perfettamente, che indicava la presenza di un castello nelle profondità della foresta, abitato dal Signore degli Inferi e i suoi sudditi.
    Rimase immobile ad osservare quel castello in silenzio, quando percepì delle presenze intorno a se e sorrise, sorrise di un sorriso malsano, lasciandosi scappare una risata sommessa e divertita.

    « Non mi aspettavo un comitato di accoglienza così caloroso. »

    Disse solo quello, con voce delicata e paca, mentre il suo cosmo e l’altra coscienza ribollivano, trovando finalmente sfogo nell’aura ardente che la contornava; si mise in difesa, ma una risonanza la fermò. Sentiva qualcosa chiamarla e, senza prestare attenzione agli avversari, si diresse veloce verso il castello, ma nessuno la seguì. Non se ne curò minimamente e corse veloce, fino a giungere su un baratro all’interno del castello; da esso saliva un vento freddo e mortifero e, l’oscurità si estendeva a perdita d’occhio, senza alcuna fine. Avrebbe dovuto sentire il terrore scorrerle nelle viscere, ma non fu così anzi, le piaceva ciò che sentiva e vedeva. Con calma e leggerezza, iniziò a scendere la scalinata a chiocciola che costeggiava il muro e, da lì, non si sarebbe più tornati indietro.
    E gli inferi le si aprirono davanti agli occhi, mentre una mappa le si dipanava nella testa e sapeva esattamente come muoversi e dove andare; gli inferi erano silenziosi, più di quanto si aspettasse ma, ciò che bramava era vicino. Non ricordava o, forse, non aveva prestato attenzione al suo viaggio, ma si era ritrovata nel luogo che le era dato.
    Lei era lì, brillante nella sua sinistra bellezza e sorrise, mentre la richiamava a se, riconoscendosi; le armature avevano una propria anima e, l’anima della Surplice di Garuda, l’aveva riconosciuta come proprietaria e l’avvolse, calzandole addosso come un veste protettiva e oscura, mentre un sorriso sghembo e malizioso le increspò le labbra piene e seducenti.
    Adesso, la sua nuova vita negli inferi, aveva inizio.


    Era passato qualche tempo da quando aveva preso il suo posto negli inferi e, tra casini vari e poco “personale”, come diceva lei, era riuscita finalmente a prendere il mano il fascicolo sui suoi fratelli; avendo contatti con detective e investigatori privati, aveva chiesto indietro un paio di favori e, quel fascicolo, ne era il risultato.
    Aveva iniziato a sfogliarlo meticolosamente, osservando i vari luoghi ove era stato visto, presumibilmente, il fratello nel corso degli anni finché, l’ultima tappa dello stesso, fosse proprio Atene; storse il naso. Il covo dei santini di Atena. Sospirò e scosse piano la testa, dirigendosi nelle sue stanze e prendendo il necessario per il suo viaggio in superficie, borbottando contro i santini, la Dea sognatrice, il caldo e il sole maledetto che avrebbe trovato. Ci mise poco a preparare una piccola borsa con dentro un po’ di tutto e vi mise con cura il dossier, avviandosi poi verso la superficie.

    Arrivare ad Atene, non fu particolarmente problematico e, appena messo piede in quella città, aveva provveduto a sistemarsi; si era messa dei sandali aperti azzurri, un vestito leggero, semplice dalle spalline fini dello stesso colore dei sandali, i lunghi capelli ebano raccolti in una coda bassa, occhiali da sole e un cappello dalla tesa larga in paglia che la proteggeva dai violenti raggi solari.
    Con un piccolo sospiro, si mise a chiedere in giro, mostrando il ritratto invecchiato di come dovevano essere i suoi fratelli ma, dopo una mattinata intera di ricerche, non ne aveva cavato un ragno dal buco.

    « Scheiße! »

    Sbottò a mezza voce in tedesco, rilasciando un piccolo sospiro e dirigendosi verso un bar, ove acquistò una bibita fresca e si diresse verso una panchina ombreggiata. Si tolse gli occhiali da sole, riponendoli nella sua borsa e, accavallando le lunghe gambe, vi poggiò sopra il gomito e, sul palmo della sua mano, il mento lasciando che il suo sguardo pensieroso si perdesse sul mare cristallino e il cielo terso e limpido un panorama, stupendo, quasi nauseabondo per lei. Borbottò ancora qualcosa in tedesco, restando immobile quasi fosse una statua.
    Rimase lì per un tempo indefinito, sorseggiando lentamente la propria bibita, finché non la finì. Si sollevò con eleganza, gettando il contenitore in un cestino e si rimise all’opera; mostrò l’immagine e chiese informazioni a parecchie persone e, finalmente, riuscì a trovare qualcuno. L’uomo che aveva trovato, aveva adocchiato la foto con attenzione e poi lei e, sorridendole in modo ripugnante, le aveva teso una mano.

    « Non si fa nulla per nulla, bambolina. »

    Con nonchalance, gli rivolse un sorriso dolce e gentile il quale, si mutò presto in uno sadico e malvagio, mentre lo osservava con le iridi color rubino, coperte dagli occhiali scuri ma, tanto bastò a tizio per iniziare a sudare e rannicchiarsi su se stesso.

    « Non sono qui per giocare con te, sporco idiota. Se hai ciò che voglio bene, se no, levati dalla mia vista se non vuoi finire all’obitorio. »

    Secca, fredda e spietata quasi come una fucilata uscirono quelle parole, dette con una voce carezzevole come velluto e l’uomo deglutì, snocciolando ciò che sapeva sul ragazzo e, con sdegno, gli lanciò qualche soldo e se ne andò via velocemente.
    Sarebbe partita il giorno dopo per il Nord.

    Detto fatto! Era arrivata al Nord e si era cambiata nuovamente; aveva optato per stivali comodi, un paio di pantaloni lunghi, pesanti, attillati neri, una maglietta color verde militare con la stampa di Cthulhu, una felpa nera con cappuccio e un cappotto scuro. Si era addentrata nei boschi con tranquillità, le mani infossate nelle tasche del giubbotto ed avanzava senza troppa fatica, finché non giunse, dopo diverse ore di cammino davanti ad un castello; inclinò leggermente il capo da un lato, lasciando che una ciocca dei suoi capelli, scappata dalla crocchia le scivolasse sul viso, osservando l’enorme portone con le iridi dorate in silenzio.




    PG × Sophia | Surplice x Garuda {V} | Energia × Verde

    Stato Fisico x Normale | Stato Mentale x Normale | Stato Surplice x Integra | Segni particolari x


    AbilitàTecniche

    Cosmo straordinario x Abilità questa che ti permette di ardere il proprio cosmo per un tempo maggiore e con maggior vigore rispetto ad un parigrado, donando ai loro attacchi una potenza senza eguali dove magari una loro semplice sfera di cosmo o raggio risulterà avere la stessa potenza di una tecnica segreta di un comune cavaliere riuscendo persino a modellare tale energia in rudimentali armi cosmiche [ vedi Radamante]

    Vento x Il cavaliere che grazie al suo cosmo riesce a controllare o creare tale elemento riuscirà con facilità a generare violenti Tornado, lame d'aria tagliente, raffiche violente, tempeste o plasmarle in globi, piccoli proiettili o le forme più varie rendendo tale elemento molto duttile in battaglia.



    Tecniche Difensive

    Tecnica Offensiva





    Note x



    Edited by Kasdeya Dreak - 14/6/2019, 10:57
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    SAINTS
    Posts
    16,321
    Location
    Gomorra

    Status
    Anonymous
    OucuKwT
    Research
    Aegon Aerandir


    Da quando la titanide si era manifestata a Blue Grado, l'esercito dell'Oceano Atlantinco Settentrionale non aveva fatto altro che intensificare il numero di soldati a protezione di uno dei pochi accessi che dalla superficie riuscisse ad accedere al Regno dei Mari. Non aveva avuto altra scelta il suo comandante, Atlantide non avrebbe retto ad un invasione straniera in quel periodo storico di grande fragilità, specialmente poi se a guidare un attacco fosse stato un Titano. E così sia di giorno che di notte un intera guarnigione presidiava la zona, esploratori si susseguivano ronda dopo ronda a proteggere l'entrata da qualsiasi ostile nemico, ovviamente non avrebbero mai interferito in fatti che esulavano dal recar minaccia diretta alla patria, ma ciò nonostante il grado di allerta rimaneva alto. Quel giorno, che apparse fin dalle prime luci dell'alba tranquillo venne ben presto movimentato dall'apparire di una strana figura, una fanciulla, vestita di abiti civili era riuscita a giungere passando tra i boschi fino alle mura della città di Blue Grado, avvicinandosi di molto al varco sottomarino. Ciò fece scattare uno stato d'allerta e agitazione nella guarnigione, perchè colei che era apparsa non era una semplice ragazza, ma emanva una pericolosa fonte di energia cosmica. Per questo come da ordini ricevuti il capitano di guarnigione allertò direttamente il vicecomandante dell'armata, infatti i soldati posti a difesa del varco avevano ricevuto tassativamente ordine dal loro generale in persona di non affrontare nessuno che possedesse un potere cosmico tanto superiore al loro, ma dovevano limitarsi ad avvertire il comando. Ed ecco che la giornata uggiosa e tranquilla mutò ben presto in qualcosa di più vivo, e quando il vice comandante entrò nella camera del suo Generale per avvisarlo la trovò completamente vuota. Vi era un pò di disordine sull'enorme tavolo, cartine e riproduzioni in miniature di figure, usate probabilmente per tracciare una determinata strategia, riversavano ora supine sulla superficie del tavolo stesso. Dov'era dunque finito il loro condottiero in quella delicata fase di allerta? La risposta fù ben presto palese, un piccolo portale dimensionale venne spalancato nei pressi delle mura, da cui fuoriuscì lentamente una delinata figura, corpo muscoloso e finemente scolpito, lungo crine argentato, un'enorme spalliera argentata teneva ferma il lungo cappoto nero di pelle. Ben prima di loro era riuscito a percepire un ostile presenza, inducendolo a presentarsi direttamente sul posto. Per spostarsi celermente, in modo da evitare che nemmeno una sola vita dei suoi soldati venisse spezzata, aveva usato il Gate of Uruk per portarsi direttamente nella vicinanza del luogo manifestando così il suo potente cosmo, un chiaro monito verso chiunque fosse intenzionato a portare ostilità verso di lui o semplicemente verso uno dei suoi uomini. Purtroppo la continua assenza dei blue warriors in quelle zone rendeva necessaria la sua presenza. Apprestandosi a coprire la distanza che lo separava dalla sconosciuta fonte cosmica si ritrovò ben presto a ridosso delle mura del castello, ponendosi dinanzi ad una donna, vestita con abiti pesanti, avea gli occhi chiari, dall'ambrata tinta e il crine nero raccolto da una crocchia. Il cosmo che emanava non rappresentava per lui al momento un pericolo, ma era ancora presto per ritenerla per nulla pericolosa. Infatti nel suo lungo periodo di permanenza in superficie era riuscito ad apprendere di come i cavalieri delle terre emerse riuscissero a trattenere con grande maestria la propria emanazione cosmica, disorientando di fatto i propri avversari. La osservò per un attimo prima di permettere alle sue labbra di proferire favella.

    Anche io trovo affascinante questo la struttura di questo castello, il mio nome è Aegon Aerandir.


    Si presentò chinando leggermente il capo, come a volerla sbeffeggiare

    Ti sia chiaro che oltre queste mura non ti sarà permesso di proseguire nel tuo cammino, dunque con chi ho il piacere di interloquire in questo preciso istante?

    Il cosmo della sua astante appariva inquieto, cupo e foriero di morte, chi era dunque costei? E a quale divinità avea giurato fedeltà? Un dubbio che la ragazza avrebbe dovuto guadare per evitare contesa.



    Info PG
    Status Fisico: Stato
    Status Mentale: Stato
    Status Cloth: Stato
    Link Scheda: Link

    Abilità utilizzate: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur. Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint obcaecat cupiditat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur. Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint obcaecat cupiditat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum

    Tecniche utilizzate: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur. Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint obcaecat cupiditat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur. Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint obcaecat cupiditat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum
    Code by » Fyan
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Figlia della Terra

    Group
    SPECTERS
    Posts
    6,308
    Location
    Dal grembo della Madre Terra

    Status
    Offline

    » Research ●
    Parte II




    narrato x parlato x pensato x parlato altrui




    E
    ra ancora lì, immobile, ad osservare le mura e il portone del castello. Aveva percepito sin da subito la presenza di viventi tra le spesse pareti di quella fortificazione, come anche il loro disagio e la loro agitazione, ma non fece nulla; rimase solo lì, immobile, quasi fosse una statua. Sentiva che c’era qualcosa di più all’interno di quella fortezza, un cosmo potente che le fece correre un piccolo brivido lungo la schiena, ma che scacciò subito, visto che non era lì per menare le mani.
    Un sorrisetto ironico le increspò le labbra al suo pensiero e, nel sentire Eaco protestare a quella sua visione quieta e poco “dignitosa” secondo il Giudice; mandò le iridi al cielo, avendo perso ormai il conto di quante volte, lei e il suo “ospite”, avessero discusso del fatto che senza pugni non si ottenesse nulla. Dal punto di vista di Sophia, a volte, la diplomazia, se ben congeniata, poteva essere più remunerativa e distruttiva di un combattimento corpo a corpo ma, Eaco, era ben fissato in quella sua convinzione e, tante volte, lo lascia sbraitare nella sua testa, facendo finta di non sentirlo anche se, ciò, le provocava non poco mal di testa.

    Emise un piccolo sbuffo il quale, si trasformò subito in una nuvoletta di intenso vapore che si disperse sotto gli occhi attenti della donna; percepì una variazione intorno a lei e, in men che non si dica, la forte energia che prima era situa all’interno dell’avamposto che aveva davanti, ora le era quasi accanto. Inspirò quasi con esasperazione, nel percepire quello sfoggio di potere come un monito e scosse il capo con un’espressione tra lo scocciato e il rassegnato. - Non sanno proprio gestirsi in questo mondo ma, alla fine, è un mondo che sin dagli albori, è sempre e perennemente in lotta per ottenere qualcosa. Questa “normalità”, non è molto in linea con la mia persona. - Emise un altro breve sospiro, spostando finalmente le sue iridi dorate sul nuovo venuto il quale, le aveva rivolto la parola.

    Anche io trovo affascinante questo la struttura di questo castello, il mio nome è Aegon Aerandir.

    Lo osservò con attenzione, mantenendo un espressione quieta e neutra, come il suo cosmo il quale, le alleggiava intorno pigramente e mantenuto quasi al minimo ma, alla fine, anche se lo avesse espanso fino al suo picco, non avrebbe potuto nulla contro la persona che aveva davanti.

    Ti sia chiaro che oltre queste mura non ti sarà permesso di proseguire nel tuo cammino, dunque con chi ho il piacere di interloquire in questo preciso istante?

    Lo osserva ancora per qualche attimo in silenzio, senza alcuna espressione particolare a colorirle il volto pallido, quasi cadaverico, ma vivo! Si, la vita scorreva ancora in quel corpo anche se, per la divinità a cui lei stessa aveva giurato fedeltà, era quasi un contro senso.
    Inspirò piano dal naso, saggiando con l’olfatto l’odore elettrizzato della tensione, della neve e della foresta, schiudendo finalmente le labbra piene.

    « Sophia Ginevra Wolff, piacere. Non è di mio interesse andare oltre questo luogo. Sto solo cercando informazioni su una persona. »

    Pacata ed educata è la risposta della donna la quale, non raccoglie volutamente la provocazione dello sconosciuto che ha innanzi, trovandola banale, quasi fuori luogo; se avesse avuto intenzioni bellicose, le avrebbe mostrate sin da subito ma, era anche vero, che poteva usare una strategia più subdola e ingannare chi aveva davanti ma, non era né il momento né il caso. In più, avrebbe lavorato di più su una strategia di infiltrazione, più che uno scontro diretto a testa bassa.
    Emise un piccolo sospiro, osservando ancora la nuvola di condensa che fuoriusciva dalle sue labbra e scacciando quei pensieri inutile, restando immobile e rilassata in attesa, che il suo interlocutore facesse la sua mossa.




    PG × Sophia | Surplice x Garuda {V} | Energia × Verde

    Stato Fisico x Normale | Stato Mentale x Normale | Stato Surplice x Integra | Segni particolari x


    AbilitàTecniche

    Cosmo straordinario x Abilità questa che ti permette di ardere il proprio cosmo per un tempo maggiore e con maggior vigore rispetto ad un parigrado, donando ai loro attacchi una potenza senza eguali dove magari una loro semplice sfera di cosmo o raggio risulterà avere la stessa potenza di una tecnica segreta di un comune cavaliere riuscendo persino a modellare tale energia in rudimentali armi cosmiche [ vedi Radamante]

    Vento x Il cavaliere che grazie al suo cosmo riesce a controllare o creare tale elemento riuscirà con facilità a generare violenti Tornado, lame d'aria tagliente, raffiche violente, tempeste o plasmarle in globi, piccoli proiettili o le forme più varie rendendo tale elemento molto duttile in battaglia.



    Tecniche Difensive

    Tecnica Offensiva





    Note x

     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    SAINTS
    Posts
    16,321
    Location
    Gomorra

    Status
    Anonymous




    Research

    CITAZIONE
    Valutazione:
    Visto il numero esiguo di post questa role non può ricevere alcuna valutazione
    Grazie per la piacevole lettura.

     
    .
3 replies since 5/6/2019, 18:24   231 views
  Share  
.